La Megane E-Tech è una vettura importante non solo perché sviluppa il concetto di auto elettrica di Renault ma anche perché, grazie ad un design moderno e ad un concentrato di tecnologie avanzate, è anche molto carina. E poi, aspetto non trascurabile, si guida anche bene. Noi di Formulamotori.it l’abbiamo provata ed ecco com’è andata…
Già a prima vista la Renault Megane E-Tech, appare grintosa, compatta ed elegante; una silhouette che manifesta tutto il suo carattere attraverso un frontale imponente in cui spiccano il logo Renault di grandi dimensioni e gli eleganti gruppi ottici con tanto di tecnologia a LED.
Tirata a lucido, nera, con eleganti inserti color oro, l’abitacolo che profumava di nuovo e, addirittura, la card per fare la ricarica: quando sono andato a ritirare la nuova Renault Megane E-Tech per provarla sono rimasto davvero stupefatto. “C’è qualcosa che devo sapere?” Chiedo al responsabile dell’officina Meroni di Garbagnate (MI). “No, deve solo accenderla e partire”. Mi risponde sorridendo e sicuro di consegnarmi una vettura che mi avrebbe stupito.
E aveva ragione lui. La “mia” Megane elettrica era davvero bella e non vedevo l’ora di salire a bordo per imparare a conoscerla. Sì, perché le auto, più le guidi e più le vivi, più impari a conoscerle. La prima cosa che ho cercato di “controllare” è stato l’indicatore dell’autonomia perché volevo sapere quanti chilometri avrei fatto con il pieno di energia. C’era scritto “400 km”; bene, a casa ci arrivo. Anzi, dirò di più: quasi quasi vado subito a farmi un bel giro nel Tigullio così la provo anche nelle bellissime curve della Serravalle.
Com’è. La Renault Mégane E-Tech è una vettura 100% elettrica, lunga poco più di un’utilitaria, ma molto spaziosa, sia nell’abitacolo, sia nel bagagliaio. Salendo a bordo (ah, proposito: che belle e comode le maniglie delle portiere!!!) si ha subito la sensazione di avere fra le mani una vettura di grande qualità: ottimi materiali, posizione di guida leggermente rialzata e impreziosita da sedili comodi e avvolgenti; vani porta-oggetti ben distribuiti; consolle centrale moderna, cruscotto ricco di informazioni e volante pieno di “comandi” e ben impugnabile. Il cruscotto di 12,3” (di serie) della Renault Mégane E-Tech ha una grafica, curata e ben leggibile, e permette di scegliere fra tre “temi”, compreso quello con la mappa a tutto schermo. Ottimo il sistema di infotainment, comandato da un reattivo display di 12” montato in verticale. Il sistema operativo è Android Automotive, con i servizi di Google: Maps (impostata la destinazione, indica perfino dove fermarsi a ricaricare e per quanto tempo in modo da velocizzare al massimo il viaggio), Assistente vocale (gli si può chiedere ogni cosa, come al cellulare, e comanda anche funzioni di bordo come il “clima”), lo store Google Play per scaricare app, Podcasts e altro. Inoltre, sono di serie Android Auto, Apple CarPlay senza fili e la piastra di ricarica per gli smartphone.
E che dire delle tasche nelle porte con rivestimento antirumore? Una vera chicca. Siete particolarmente attratti dalla tecnologia e dall’infotainment? Bene, qui siamo al top e dentro quell’elegante i-pad c’è tutto un mondo da scoprire. A partire dall’ottimo sistema multimediale che integra i servizi di Google (il navigatore, per esempio, è sostituito da Maps).
Un motore brillante. E’ davvero brillante, scarica i suoi 220 cavalli circa sulle ruote anteriori, tanto da causare pattinamenti e reazioni al volante nelle accelerazioni più decise. Accelerazione e ripresa che si sono dimostrate da pelle d’oca tanto che, se non fosse per quell’inevitabile paranoia di “consumare troppa energia”, verrebbe voglia divertirsi dal mattino alla sera. Magari come un giovane patentato; purtroppo, però, sono un vecchio boomer e certe emozioni fanno male al cuore.
Rassicurante l’autonomia: i 60 kWh dichiarati della batteria assicurato 400 km circa. Insomma, schiacci sull’acceleratore e la Megane elettrica vola. Silenziosamente. Anche la ricarica, quella fast fatta alle colonnine, è confortante: poco più di un’ora per il pieno di energia.
Il Bagagliaio. Merita due righe, grazie al suo volume di 390 litri che, con i sedili abbassati, può arrivare a 1330 litri. Il vano ha una forma regolare e si sviluppa soprattutto in altezza.
Lo sterzo, invece, di righe ne meriterebbe molte di più perché, soprattutto nei percorsi più impegnativi (ma anche in città e nelle manovre di parcheggio) garantisce precisione e un’ottima maneggevolezza.
Ma qualche difetto ce l’ha? Più che difetto, è una mia semplice opinione: le tre leve a destra sul volante (quella per l’audio, quella delle “frecce” e quella per selezionare la marcia in avanti o indietro), incasinano un po’. Se poi aggiungiamo le palette dietro al volante che permettono di scegliere fra 4 livelli di intensità per il recupero dell’energia nei rallentamenti, beh… forse mi sembra un po’ troppo.
Infine, giusto per trovare il pelo nell’uovo, aggiungerei qualche problemino di visibilità laterale e posteriore tanto che è consigliabile affidarsi ai sensori (di serie, anche davanti e di lato) e alle telecamere (quelle perimetrali sono in opzione e si acquistano con il pacchetto Augmented Vision Plus).